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    LE GROTTE DEL CIRCEO    


 

Comune: San Felice Circeo
Tipo : CURIOSITA NATURALI

Il Promontorio del Circeo si sporge a chiudere verso Nord, il Golfo di Gaeta; nell’antichità esso era un’isola ed ancora oggi è ricordato come l’Isola di Circe, legata alle note vicende di Ulisse. Lungo i suoi bordi, a livello del mare si trova una serie di caverne, alcune sicuramente abitate - in tempi remoti - dai primi esseri umani.
Famosi sono i resti di un esemplare di “uomo di Neanderthal” rinvenuto in una di queste caverne, le quali ancor oggi sono luoghi di ricerca da parte di paleontologi che hanno recentemente effettuato altri interessanti ritrovamenti



Il Promontorio del Circeo è compreso nel Parco Nazionale del Circeo, uno di primi costituiti in Italia, che comprende anche una grande Foresta Demaniale, quattro bellissimi Laghi Costieri, la Spiaggia e le Dune di Sabaudia e la piccola selvaggia Isola di Zannone.
Lungo il bordo del Promontorio si trovano una decina di grotte, alcune lambite dalle acque del mare e quindi, in particolari condizioni, di difficile (se non addirittura vietato) accesso. Alcune grotte sono raggiungibili agevolmente (si fa per dire) tramite percorsi segnalati mentre ad altre si arriva solo via mare ed altre ancora sono praticamente inaccessibili; alcune di esse (in particolare la Grotta Guattari e quella del Fossellone) rivestono una grande importanza per lo studio della preistoria italiana.
Fu nel 1939 che il Paleontologo Alberto Carlo Blanc rinvenne nella Grotta Guattari (situata oggi ad una certa distanza dal mare) i resti fossili (essenzialmente un cranio) di un uomo di Neaderthal che l’avrebbe abitata oltre 50.000 anni fa, facendo forse una brutta fine (forse vittima di un rituale oppure - come recentemente ipotizzato - vittima di qualche animale suo contemporaneo). Il nome di questo ominide deriva da Neander, presso Düsseldorf, dove furono rinvenuti i primi suoi resti fossili. Ritenuto erroneamente un antenato dell’Homo Sapiens studi successivi portarono a chiarire che questa specie aveva per un certo periodo convissuto con il nostro vero antenato il quale forse ne provocò più o meno volontariamente l’estinzione (non si è certi del come: o lo sterminò violentemente o, più probabilmente, gli rese la vita molto difficile…). La definitiva scomparsa dei neanderthalianii dovrebbe essere avvenuta circa 40.000 anni fa; Il famoso cranio è conservato al Museo L.Pigorini di Roma; la Grotta Guattari è visitabile solo con permessi speciali; info www.prolococirceo.it ; la Pro Loco ha allestito presso l’area della Grotta il c.d. Villaggio Neanderthal , di valenza informativa e didattica. Recentemente si ha notizia della straordinaria scoperta dei resti di ben altri nove nehanderthaliani.
L’altra grotta di interesse paleontologico è quella del Fossellone al cui interno furono trovate tracce di vita sia dell’Uomo di Neanderthal che dell’Homo Sapiens. In particolare la presenza di oggetti di ossidiana in questi siti dimostra che i nostri progenitori erano in grado di costruire imbarcazioni per raggiungere l’isola di Palmarola, per rifornirsi di questo vetro vulcanico.
La più grande delle Grotte, pittoresca e facilmente raggiungibile, è la Grotta delle Capre, che rischia però di essere chiusa per i prossimi decenni, dopo il rinvenimento della sepoltura, di età romana, di un bimbo (racchiuso in un’anfora). Ritrovamenti affascinanti di questo tipo, come al solito, rischiano di volgersi in negativo per il popolo dei non addetti; speriamo che la grotta resti almeno guardabile dall’esterno…
In particolare per l’ubicazione delle Grotte si consiglia di visitare il sito http://www.fondazionemarcellozei.com ed il blog https://blog.zingarate.com/parconazionaledelcirceo/grotte-circeo
Nella duecentesca torre dei Templari (sulla bella piazza di San Felice Circeo) è allestita una interessante esposizione di reperti preistorici (manufatti litici e fossili) rinvenuti nel territorio dell'Agro Pontino, con particolare attenzione all'uomo di Neanderthal, supportata dalla Fondazione Marcello Zei (il Prof. Zei è stato un illustre ed attivo geo-antropologo, benemerito studioso della paleoarcheologia pontina).

Nella Foto - Ubicazione delle Grotte del Girceo (da Fondazione ZEI)

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