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    ABITATO ETRUSCO di SAN GIOVENALE (resti)    


 

Comune: Blera
Categoria : archeologia etrusca Tipo : abitati / città

Quest'area archeologica, insieme a quella vicina di Luni sul Mignone (distante 5 km.) ed a quelle di Acquarossa (v. Viterbo) e di Veio (v. Roma-via Cassia), costituisce una delle poche testimonianze di abitato etrusco nell'Etruria Meridionale, a fronte del grandissimo numero di Necropoli - anche monumentali - esistenti in tutto il territorio.
Oltre all'appartenenza allo stesso Comune (Blera) questo sito è accomunato a quello di Luni anche per l'epoca di fondazione e di abbandono, per la particolare situazione paesaggistica e perché ambedue oggetto delle appassionate campagne di scavo di Re Gustavo di Svezia Alcune importanti necropoli completano l'interesse di questo sito che si trova nelle vicinanze del grazioso antico borghetto di Civitella Cesi.



Nella foto: BLERA - ABITATO ETRUSCO di SAN GIOVENALE: scorcio degli scavi (foto Comune di Blera)


AMBIENTE E STORIA
Siamo nel pieno della Tuscia Viterbese, in un ambiente collinare verdeggiante e poco abitato, lontano alcuni chilometri dal capoluogo (Blera). Il luogo si trova nel Parco Regionale Suburbano Marturanum, isolato ed abbastanza distante dalla strada asfaltata Blera-Civitella Cesi. Ci troviamo su un altopiano tufaceo a forma di mezzaluna, a strapiombo sul torrente Vesca e due suoi affluenti. NON SI CONOSCE IL NOME ORIGINARIO DI QUESTO SITO; l’insediamento è oggi noto con il nome della chiesetta medioevale (i cui resti si trovano su questo colle) dedicata, appunto, a San Giovenale, Vescovo di Narni.
Gli scavi hanno posto in luce un ABITATO DI ORIGINE VILLANOVIANA che a sua volta era sorto su un abitato dell'Età del Bronzo. Da una relazione riguardante vecchi scavi al CASTELLO DEI DI VICO (i cui consistenti resti troneggiano sull’area di San Giovenale) si apprende che furono individuati oltre DIECI STRATI ARCHEOLOGICI relativi ad insediamenti preistorici o protostorici. Peraltro resta provato che quest'area fu abitata, in continuità con l'insediamento etrusco, fino alla peste del 1476.
Il centro etrusco (di cui oggi si osservano le tracce che vanno DALL' VIII SECOLO A.C. in avanti) fu - all'inizio - sotto il controllo di CAERE (CERVETERI) e poi - dalla metà del V secolo - sotto l'egemonia di TARQUINIA.
Sono state avanzate diverse ipotesi in merito alla IDENTIFICAZIONE DEL NOME ORIGINARIO DI QUESTO SITO; secondo quella prevalente, San Giovenale e Luni sul Mignone (a 5 km. da qui) potrebbero essere identificati come i centri fortificati di CONTENEBRA e CORTUOSA, protagonisti dell'ultima resistenza del popolo etrusco all'AGGRESSIONE ROMANA, all'epoca della conquista dell'Etruria (338 a. C.).

GLI SCAVI DI SAN GIOVENALE
Ai primi degli anni 60, l’area di San Giovenale, come la vicina Luni sul Mignone, fu oggetto di SCAVI DA PARTE DI RE GUSTAVO ADOLFO VI DI SVEZIA. Dopo queste campagne, fu possibile avere un’idea abbastanza esauriente della ORGANIZZAZIONE DI UN ABITATO ETRUSCO E DELLA STRUTTURA DELLE SUE CASE, compresi focolari e pozzi.Alcuni resti, specie quelli più deteriorabili sono stati opportunamente RISEPPELLITI mentre altri reperti, lasciati visibili (in genere basi di capanne), sono al riparo di tettoie. In particolare, sulla collinetta c.d. del Borgo, sorge LA PARTE PIU' RILEVANTE DELLE ABITAZIONI mentre di grande interesse sono i resti dell’ACROPOLI, costruita con grandi blocchi di tufo, il tutto sovrastato da quanto rimane del Castello Medioevale dei Di Vico.
Nelle vicinanze dell’altura che ospita l’abitato si trovano numerose PICCOLE NECROPOLI (Grotta Tufarina, Porzarago, Castellina, Montevangone, Pontesilli, Vignale); la Necropoli del Vignale, essendo la più vicina all’Acropoli è la più facilmente visitabile ed è costituita da una grande varietà di tombe sia ipogee che a tumulo. Particolarmente pittoresca è la TAGLIATA DELLE POGGETTE, strada etrusca incassata nel tufo e fiancheggiata da tombe rupestri, che portava dalle Necropoli all’abitato sulla collina del Borgo.


NELLE VICINANZE DEL SITO DI SAN GIOVENALE si segnalano, oltre al vicino borghetto di Civitella Cesi (che meriterebbe una migliore "presentazione"), i resti dell'Abitato Etrusco di Luni sul Mignone e la Necropoli di Pian del Vescovo (nello stesso Comune di Blera), la vicina Viterbo (Quartiere Medioevale ) con la cinquecentesca Villa Lante di Bagnaia, la romana Ferentum e la Necropoli di Norchia (v. Viterbo), la pittoresca Necropoli di San Giuliano (v. Barbarano Romano); non lontana è Tarquinia con il suo Quartiere Medioevale, la Necropoli di Monterozzi (quella delle tombe dipinte) e l’Ara della Regina alla Civita.





Per informazioni:
Il sito è a circa 7 km. dal centro di Blera e si raggiunge prendendo la strada per la frazione di Civitella Cesi; prima di Civitella una strada che si stacca sulla destra (ci sono le indicazioni), percorribile con auto, ci conduce - dopo un chilometro - ad uno spiazzo di parcheggio da cui, sulla sinistra, si diparte un sentiero che conduce alla vicina area archeologica, raggiungibile solo a piedi.
INFO sul sito www.etruriameridionale.beniculturali.it/sangiovenale ovvero tel. Pro Loco Blera 0761 470093

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