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    NECROPOLI di TARQUINIA/MONTEROZZI    


 

Comune: Tarquinia
Categoria : archeologia etrusca Tipo : catacombe / necropoli

Questa è la necropoli etrusca famosa per le stupefacenti tombe dipinte; nella sua vasta estensione è inclusa una notevole quantità e varietà di sepolture, dal periodo arcaico agli ultimi secoli della storia del popolo etrusco. La particolarità più suggestiva - che rende giustamente famoso questo sito - è costituita dalla presenza di centinaia di tombe ipogee con le pareti interne mirabilmente dipinte con soggetti che volevano rappresentare la visione che il popolo etrusco aveva dell'Aldilà.
Grande Museo Archeologico al Palazzo Vitelleschi di Tarquinia.



Nella foto: TARQUINIA - NECROPOLI DI MONTEROZZI: interno di una tomba affrescata


AMBIENTE E STORIA
Siamo nella Tuscia Viterbese, parte meridionale dell’Etruria, verso la costa tirrenica. Questo territorio, appartenente fisicamente alla Maremma Laziale, è caratterizzato da un sistema collinare che degrada verso il mare con dolci rilievi. L'immensa e caratteristica Necropli di Monterozzi di Tarquinia, è posta su una altura ad Est della città attuale ed ha una dimensione imponente: circa 6000 sepolture. Questa Necropoli atteneva alla TARQUINIA ETRUSCA che SORGEVA LONTANA DALLA ODIERNA TARQUINIA, nata nel medioevo.
Secondo le teorie più accreditate la Tarquinia etrusca (fondata fra il X e l'VIII secolo a.C.) era sul colle della CIVITA vicino all’Ara della Regina e questo combacia perfettamente con il criterio di collocazione delle Necropoli Etrusche: infatti Monterozzi si trova ad Ovest dell'antica città, cioè lì dove il Sole tramonta. Altre ipotesi sostengono che l'antica città sorgesse nel luogo dove sorge l'odierna Tarquinia (che però ha assunto tale nome solo in tempi recenti).
Le prime sepolture a Monterozzi sono del PERIODO 'VILLANOVIANO' ed erano connotate dal rito della cremazione che ci ha lasciato qui delle singolari tombe a pozzetto (il caratteristico 'uovo' ) che sono visibili all'ingresso dell'area archeologica.
Durante il VII secolo a.C. si realizza in Etruria il passaggio graduale DALLA INCINERAZIONE ALLA INUMAZIONE con tombe dapprima A FOSSA E QUINDI A CAMERA IPOGEA (che si andarono poi ad arricchire con ornamenti e suppellettili).
Come in altri siti etruschi, A TARQUINIA E’ POSSIBILE TROVARE SEPOLTURE DI TUTTE LE TIPOLOGIE, ma solo qui sono state rinvenute così TANTE TOMBE DALLE PARETI DIPINTE (oltre 200), con raffigurazioni testimonianti la visione che avevano gli Etruschi circa l' Aldilà e che, allo stesso tempo, ci rappresentano bene anche i costumi che caratterizzavano la loro vita di tutti i giorni.
Le prime tombe dipinte compaiono nel VI sec. a.C. ed in mancanza di testi scritti (oltre ai pochi semplici epitaffi che ci sono pervenuti, a parte le lamine di Pyrgi) queste sono un mezzo con cui GLI ETRUSCHI PARLANO DIRETTAMENTE A NOI DI LORO STESSI.
I temi ricorrenti delle pitture sono scene conviviali, musici e danzatori, giochi, e gare, ma dal IV-III sec. a.C. (quando il mondo etrusco cominciò a declinare ed intristìrsi ) iniziano LE RAFFIGURAZIONI DI MOSTRI E DEMONI.

LE TOMBE DIPINTE DI TAARQUINIA
Le 200 tombe dipinte di Tarquinia rappresentano LA PIU' COSPICUA RACCOLTA DI PITTURE DELL'ANTICHITA', prima dell'avvento dell'arte di epoca imperiale romana. Le camere funerarie erano modellate ad imitazione degli interni delle abitazioni e le pitture vennero eseguite 'a fresco' su un leggero strato di intonaco.
Le tombe sono note con i nomi attinenti alle raffigurazioni presenti (es. Tomba del Cacciatore, delle Leonesse, dei Giocolieri, della Fustigazione, dei Leopardi, della Caccia e della Pesca).
Per problemi di conservazione, esse non sono tutte visitabili e comunque anche quelle visitabili sono aperte a gruppi per periodi alternati.
Nel territorio di Tarquinia - che è un grande centro medioevale - esistono anche altre interessanti testimonianze etrusche (Necropoli minori, Mura, Ara della Regina alla Civita).
Nel quattrocentesco Palazzo Vitelleschi, è ospitato il MUSEO NAZIONALE ETRUSCO, in cui si conservano pregevoli reperti del territorio tarquiniese, in specie pregiati vasi e supellettili oltre ai caratteristici sarcofaghi c.d. 'degli sposi' che, opportunamente, non sono conservati sui luoghi di scavo. In particolare, qui è esposto il famoso GRUPPO DEI 'CAVALLI ALATI' di terracotta, provenienti dall'Ara della Regina, che sono un po’ il simbolo dell'archeologia dell'Etruria Meridionale.


TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani dalla Necropoli di Monterozzi di Tarquinia, oltre all' Ara della Regina nella omonima vicina altura ed al bel Quartiere Medioevale di Tarquinia (v. Tarquinia) si segnalano - in direzione Viterbo - le Necropoli di Norchia (v. Viterbo), di Pian del Vescovo (v. Blera) e di San Giuliano (v. Barbarano) e verso Nord la città medioevale di Tuscania con le sue Chiese Romaniche e la Necropoli della Madonna dell'Olivo (v. Tuscania). Con diramazioni della Via Aurelia si possono raggiungere - sempre a Nord - il Castello della Badia di Vulci con resti della Città di Velx-Vulci (v. Montalto di Castro) e della limitrofa Necropoli di Vulci (v. Canino) e - a Sud - le Necropoli di Tolfa (v. Tolfa) mentre presso la stessa Via Aurelia si trovano il complesso delle Terme Taurine ed il Forte Michelangelo (v. Civitavecchia), i Ponti Romani di Santa Marinella ed i resti di Pyrgi presso il bel Castello di Santa Severa (v. S. Marinella).




Per informazioni:
La Necropoli si trova poco fuori del centro medioevale di Tarquinia, lungo la Via Ripagretta. L'area è recintata e custodita e molte tombe dipinte sono aperte alle visite in giorni programmati. INFO al tel. 06 8412312
AVVISO per i NAVIGANTI: Approdo a Foce del Fiora; Porto di Civitavecchia e grande Porto Turistico Riva di Traiano

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