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    CASTELLO SODERINI al Borgo di COLLALTO SABINO    


 

Comune: Collalto Sabino
Categoria : castelli e antichi borghi Tipo : castelli - fortezze

L’antico Borgo di COLLALTO SABINO è sovrastato da una poderosa e ARTICOLATA FORTEZZA MEDIOEVALE composta di due parti: un Castello di grandi proporzioni munito di alte torri merlate - che incombono sulla vallata circostante - ed una collegata struttura (anch’essa fortificata) di caratteristiche più residenziali.
Collalto Sabino è classificato come ‘UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA’; pittoresco ed abbastanza ben conservato, sorge in una zona paesaggistica di grande pregio verso il confine con la regione Abruzzo e (con i suoi 980 m. di quota) è un frequentato luogo di villeggiatura montana.



Nella foto: COLLALTO SABINO - il CASTELLO SODERINI domina il borgo e la valle sottostante


IL TERRITORIO
Siamo presso il LAGO (artificiale) DEL TURANO e la RISERVA NATURALE DEI MONTI CERVIA E NAVEGNA.
Questa COLLOCAZIONE di CONFINE fu determinante per fare del luogo una postazione strategica ambita da più parti; per un lungo periodo della sua storia esso appartenne amministrativamente alla regione Abruzzo (infatti in documenti medioevali veniva individuato come Collaltus in Aprutio).

STORIA DEL CASTELLO DI COLLALTO
La storia conosciuta del borgo ha inizio intorno al 900 d.C., quando su questo ALTO COLLE (l’origine del toponimo è quindi ovvia) vennero a raccogliersi gli abitanti del territorio circostante. Così avvenne - nella stessa epoca - in moltissime aree dell’Italia Centrale, per la necessità di difendersi dalle continue scorrerie dei Saraceni (e, forse, non solo di questi). Nei luoghi alti sorsero parecchi villaggi fortificati e, tra questi, anche COLLALTO che poco dopo, sempre nel X secolo, assurse a ‘Castaldato’ (struttura di controllo territoriale tipica delle amministrazioni Longobarde).
La prima opera di difesa sembra sia stata una TORRE d’avvistamento in legno - poi sostituita da una in muratura - mentre solo dopo il mille fu realizzata una vera e propria cerchia muraria fortificata con torrioni, di cui il borgo conserva ancora traccia. Da quest’epoca in poi Collalto appartenne alla potente ABBAZIA DI FARFA (come gran parte di questi luoghi della Sabina) per essere poi concessa agli abruzzesi Conti dei Marsi. Nel 1297 l’Imperatore Carlo d’Angiò (ormai padrone di questa propaggine del Regno di Napoli in Abruzzo) lasciò Collalto al Papa (ciò probabilmente per opportunità politica perché a questo gesto di amicizia verso il Pontefice fece subito seguire un rafforzamento dei confini verso lo Stato della Chiesa, potenziando le difese delle vicine Cittareale e Cittaducale).
La Baronia di Collalto (costituita nel 1335) dominava un vasto territorio e molti paesi della Valle del Turano. Dallo Stato della Chiesa, nel 1499 (su imposizione di Federico d’Aragona) Collalto passò ai SAVELLI, per poi finire nelle mani degli STROZZI, poi dei SODERINI e quindi dei BARBERINI (che tennero il Castello fino al 1858); dopo vari altri passaggi (tra famiglie nobili e non) oggi è comunque in proprietà di privati.
Non ci sono documenti a testimoniare la precisa data di realizzazione del Castello nelle forme attuali; i lavori principali comunque si compirono tra il ‘300 ed il ‘400, almeno per i due nuclei fondamentali (costruiti sicuramente in epoche diverse); una ulteriore notevole ristrutturazione si ebbe da parte dei Soderini (nel ‘500) per adattarne le difese alla nuova arma del secolo (l’artiglieria). In vari periodi successivi (anche nel secolo scorso) ci furono altri interventi, non da tutti pienamente apprezzati.

Il CASTELLO DI COLLALTO
Il BORGO DI COLLALTO
Questo borgo ha conservato quasi intatta l’intessitura medioevale ed un pizzico di atmosfera dei secoli passati; immerso nel verde dei boschi circostanti esso è un apprezzato luogo di villeggiatura montana. Poco fuori dell’abitato si trova il Convento di Santa Maria, antica pieve con interessanti testimonianze cinquecentesche.
Collalto è classificato, dall’apposito Club costituito dall’Associazione Comuni d’Italia, come ‘UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA’ e viene indicato come ‘un nido d’aquila’.


TRA GLI ALTRI SITI DI INTERESSE nelle vicinanze di Collalto si trovano: ROCCA SINIBALDA (grande Castello Sforza Cesarini, Ved. Lazioturismo- Sez. Castelli), l’ex Abbazia di SAN SALVATORE MAGGIORE (Concerviano) e MONTELEONE SABINO (Trebula Mutuesca, archeologia romana e medioevale, ved. Lazioturismo - sez. Archeologia).





Per informazioni:
Provenendo dal Nord Italia o da Roma, il paese di Collalto Sabino è raggiungibile dal Casello di Fiano Romano della Bretella per Roma dell’Autostrada del Sole, percorrendo quindi la VIA SALARIA fino ad Osteria Nuova dove si trova (a destra) il bivio per Poggio Moiano e Collalto.
Da Roma ovvero dall’Abruzzo è facilmente raggiungibile anche tramite l'AUTOSTRADA DEI PARCHI (A 24 Roma - Pescara, uscita Carsoli-Oricola, quindi proseguiendo per 9 km. fino a Collalto).
Bus Cotral da Rieti e da Roma ( Capolinea presso Metro B . Stazione Tiburtina) con coincidenza a Osteria Nuova.
Per le visite al Castello tel. 0765 98452 o anche Pro Loco 3318766590.

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