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    CASTELLO ORSINI-ODESCALCHI al Borgo di BRACCIANO    


 

Comune: Bracciano
Categoria : castelli e antichi borghi Tipo : castelli - fortezze

Fra i COLLI SABATINI, poco a Nord di Roma, sul punto più elevato dell’abitato di Bracciano da cui si domina l’omonimo LAGO, si erge il maestoso CASTELLO ORSINI-ODESCALCHI. Questo maniero - uno dei principali della nostra penisola - si conserva abbastanza intatto, costituendo un bell’esempio di roccaforte militare e, allo stesso tempo, di elegante dimora gentilizia.
… Il piccolo Borgo, sottostante il Castello, presenta interessanti testimonianze del suo passato medioevale, restando nettamente separato dall’abitato moderno di Bracciano (ormai enormemente espanso).



Nella foto: BRACCIANO: il CASTELLO ORSINI ODESCALCHI domina il borgo


IL TERRITORIO
Nell’area dei COLLI SABATINI, la città di BRACCIANO domina l’intero perimetro dell’omonimo Lago, immerso in una situazione paesaggistica molto suggestiva; l’avanzare della ‘moderna’ edilizia ha quasi completamente precluso a chi tenti di scorgerlo dalle strade cittadine, il panorama sul bellissimo bacino (ormai visibile - oltre che dal Castello - solo da un angolo dell’antico Borgo).
Questo è un LAGO di ORIGINE VULCANICA, origine comune a tutta questa zona collinare di cui esso era l’epicentro. Il bacino occupa 57 kmq con un perimetro di 31,5 km ed una profondità di 165 m. (essendo il livello delle sue acque a 164 metri s.l.m. il fondo di questo cratere pertanto è sotto il livello del mare). Una vasta area, comprendente il vicino Laghetto di MARTIGNANO e le circostanti aree boschive e naturalistiche (fra cui la Caldara di Manziana) costituiscono il PARCO REGIONALE DI BRACCIANO-MARTIGNANO.

STORIA
Nell’antichità, nel luogo dove ora sorge Bracciano esisteva sicuramente uno stanziamento etrusco - attestato dall’esistenza di Necropoli nel territorio - ma la storia conosciuta dell’attuale centro inizia nel Medioevo. Per la prima volta Bracciano fu menzionata nel 1234 quale possedimento dei Prefetti di Vico (Signori della zona) i quali costruirono una prima Rocca sulla cima della collina; all'inizio del quattrocento l’abitato fortificato sulla collina era chiamato ‘Castrum Brachiani’. Oltre alla Rocca dei Di Vico (ed allo strapiombo verso il Lago che non richiedeva difese artificiali) la principale linea di difesa dell’abitato era costituita da un perimetro di case fortificate, di cui restano oggi alcuni interessanti esemplari (case a torre, sull’attuale Via Fioravanti).
Nel 1419 Bracciano diventa feudo degli ORSINI i quali danno un grande sviluppo al Borgo, costruendo poco dopo il nuovo grande Castello di cui restano proprietari fino al 1696, quando lo cedono agli ODESCALCHI; gli interventi attuati dopo di allora non hanno modificato la fisionomia del monumento.

Il CASTELLO
Al maniero si accede dalla Piazza Mazzini; esso è ancor oggi di proprietà della famiglia Odescalchi. Come già accennato, esso fu realizzato dagli Orsini; in particolare i lavori furono iniziati nel 1470 per volere di Napoleone Orsini, il quale (insieme al figlio Gentil Virginio) trasformò la preesistente vecchia e modesta Rocca dei Signori di Vico in una SPLENDIDA RESIDENZA FORTIFICATA. Una lapide in latino così ricorda la fondazione: ‘Napoleone degli Orsini, capitano della Chiesa, mi fondò; respingo i colpevoli, difendo i buoni’. Questo mirabile esempio di roccaforte militare e, nello stesso tempo, di dimora gentilizia, è - anche a ragione delle sue notevoli dimensioni – UNO DEI PRINCIPALI CASTELLI DELLA PENISOLA. Il complesso si sviluppa su una pianta trapezoidale avente una sporgenza sullo spigolo orientale; in esso sono recepiti tutti gli accorgimenti costruttivi dettati dagli architetti militari del Rinascimento.
Seguendo i percorsi a scale che portano - tra CORTILI e LOGGIATI - fino ai torrioni ed ai terrazzamenti dagli SPLENDIDI PANORAMI si incontrano diversi SALONI GENTILIZI AFFRESCATI che attestano la cura prestata nella realizzazione di una grande dimora rinascimentale degna degli Orsini, famiglia tra le più potenti dell’epoca.
Qui furono ospitati Papi e regnanti di cui si ricorda - con varie concrete testimonianze - il passaggio; non mancano leggende ed altre storie, di cui alcune molto inquietanti riguardanti proprio gli Orsini. Pare infatti che essi avessero sulla coscienza più di un uxoricidio: il più noto è quello di Paolo Giordano Orsini il quale sposò Isabella de’ Medici che poi strozzò (letteralmente e pare non senza ragioni) al Castello di Cerreto Guidi; sempre in Toscana (a Pitigliano, altra località di residenza degli Orsini) esiste un luogo detto Poggio Strozzoni, toponimo che evoca proprio questo tipo di malefatte di quella grande principesca famiglia. Cosa spinse Paolo Giordano a punire ferocemente Isabella è spiegato dalle guide - durante le visite al Castello di Bracciano - al cospetto di una botola pavimentale che si trova nei pressi della stanza da letto della Duchessa la quale pare avesse il vezzo di intrattenersi con giovani amanti che poi faceva precipitare in questo trabocchetto. La ‘punizione’ da parte del marito fu inflitta a Isabella - prudentemente - solo dopo la scomparsa del padre di lei (Cosimo I de’Medici). Secondo alcuni, in realtà l’Orsini voleva liberarsi della moglie perché lui si era innamorato di un’altra donna; ancora oggi, nottetempo, qualcuno vede il FANTASMA della DUCHESSA vagare nei paraggi della sua famigerata stanza.
Oggi il Castello di Bracciano – visitabile, con guide e in orari prestabiliti - è aperto a convegni e ricevimenti ed è ‘location’ per matrimoni (spesso di noti personaggi); famose sono le Manifestazioni Folkloristiche in costumi d’epoca.

IL BORGO DI BRACCIANO
La parte più antica di Bracciano ovviamente si raccoglie intorno al castello; tutto il resto (a parte qualche pregevole palazzo pubblico, è stato oggetto di ‘ammodernamenti’ e comunque è scomparso assorbito dalla enorme espansione edilizia di questo abitato (molto utilizzato quale residenza anche di ‘pendolari’per la Capitale). A fine quattrocento (quando il Castello aveva ormai assunto le forme definitive) il Borgo fu fortificato con una nuova cinta muraria, rinascimentale; l’accesso avveniva attraverso due porte principali (Porta S. Maria e Porta Falsa) difese da ponti levatoi (sostituiti a metà ‘500 con ponti in muratura). Oggi è visibile ancora la Porta Falsa, all'interno dell’area di attuale pertinenza del Castello.
Sulla punta Sud-Est del Borgo fu realizzato il BASTIONE DELLA SENTINELLA (che oggi, rimaneggiato, costituisce un magnifico punto panoramico sul Lago, verso Anguillara); altri residui dello splendore antico - ma ormai di aspetto barocco - sono la Chiesa di S. Maria e la Parrocchiale di S. Stefano (situata proprio sotto i torrioni orientali del Castello).
A Bracciano si trova un interessante MUSEO CIVICO che conserva pregevoli testimonianze storico- artistiche del territorio.

Nelle vicinanze di Bracciano, a parte il bel Lago (sport acquatici, buon pesce) si trovano: le pittoresche tenute di San Giuliano (Castello Patrizi) e di San Liberato (che include, oltre lo splendido giardino, la omonima Chiesa romanica e le rovine di Forum Clodi), gli scavi delle romane Terme Apollinari (v. Lazioturismo, sez. Archeologia) oltre all’interessante MUSEO DELL’AERONAUTICA di VIGNA DI VALLE.
Sempre nelle vicinanze, ma fuori del territorio comunale, si trovano TREVIGNANO e ANGUILLARA SABAZIA (spendidi paesini costieri sul Lago), il Laghetto di MARTIGNANO, le Terme Sulfuree di STIGLIANO, la SELVA DEMANIALE e la CALDARA di MANZIANA, oltre alla suggestiva CITTÀ MORTA di MONTERANO (v. Lazioturismo, sez. Borghi Abbandonati). A una ventina di km., verso la costa tirrenica si trova CERVETERI, con la monumentale immensa Necropoli etrusca della Banditaccia (v. Lazioturismo, sez. Archeologia).




Per informazioni:
Bracciano è raggiungibile da Roma con la VIA BRACCIANESE, che si distacca dalla Via Cassia all’altezza della frazione ‘la Storta’. Percorrendo l’ITINERARIO COSTIERO, anche provenendo dal Nord Italia, si utilizza la VIA AURELIA (o. da Roma l’Autostrada Roma- Civitavecchia) fino a CERVETERI, proseguendo per Bracciano con la Via Settevene - Palo.
Utilizzando mezzi pubblici: ottima soluzione è la Ferrovia Trenitalia Roma – Viterbo.
Per le visite al Castello Odescalchi tel. 06 99804348, info sul sito http://www.odescalchi.it

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