CATEGORIE

  ELENCO DEI PAESI    

  E-MAIL    
  
 
 Lazioturismo
 



    ABBAZIA di FOSSANOVA    


 

Comune: Priverno
Categoria : abbazie Tipo : abbazie e monasteri

Adagiata in posizione appartata e solitaria - allo sbocco della Valle dell’Amaseno - lungo il tradizionale percorso dalla Ciociaria al Mar Tirreno, questa Abbazia fu la prima in stile gotico-cistercense edificata nella nostra Penisola, agli inizi del duecento, immediatamente prima della sua gemella (non molto distante) Casamari.
Il grande complesso, costituito da una chiesa (dal bellissimo portale e grande rosone), chiostro e monastero, oltre ai fabbricati di servizio, conserva anche la stanza che ospitò San Tommaso d’Aquino all’epoca della sua morte.
Il nome del luogo deriva dal fatto che i monaci scavarono un lungo fossato per bonificare il terreno acquitrinoso circostante: si rammenta che siamo ai margini delle antiche Paludi Pontine.



Nella foto: PRIVERNO - ABBAZIA DI FOSSANOVA: prospetto della Chiesa Abbaziale di Santa Maria


AMBIENTE IN CUI SORGE L'ABBAZIA DI FOSSANOVA
L’Abbazia è sita nel territorio comunale di Priverno (in provincia di Latina) antica località di origine volsca.
Il complesso abbaziale sorge, isolato, SOTTO UNA PRIMA PROPAGGINE DEI MONTI AUSONI (nella zona in cui essi si distaccano dai Volsci-Lepini). Questa zona, ricca di acque, si trova AI MARGINI DELLE ANTICHE PALUDI PONTINE. Qui scorre il FIUME AMASENO, immortalato da Virgilio con la leggenda della Vergine Camilla. Particolare curioso: anche il corso d’acqua che scorre a fianco della gemella Abbazia di Casamari si chiama Amaseno.

NELLE VICINANZE DI FOSSANOVA, oltre al Castello di San Martino (Museo per la Matematica) si consiglia di visitare il quartiere medioevale di PRIVERNO (purtroppo incluso in un centro cittadino abbastanza compromesso dalle ‘moderne’ superfetazioni) con il locale Museo Civico; verso l'area montana si trovano gli scavi della Priverno Romana, poco oltre sorge SERMONETA (borgo medioevale con magnifico Castello), l’Abbazia Cistercense di VALVISCIOLO, la Città Morta- Oasi di NINFA e le rovine di NORBA romana. Optando per la zona costiera si raggiungono la FORESTA DEMANIALE DEL CIRCEO, le magnifiche spiagge di SABAUDIA (centro modello dell’architettura razionalista del ventennio) con la Villa di Domiziano sul Lago di Paola, il MONTE CIRCEO, la bella città di TERRACINA (centro balneare, quartiere romano e medioevale ed imbarco per le Isole Pontine).


STORIA DEL COMPLESSO

Un primo Monastero benedettino, dedicato a Santo Stefano, sorse in questo luogo (DOVE GIA' ESISTEVA UN INSEDIAMENTO ROMANO) nel IX secolo; esso era un luogo ideale per la regola dell’ ’ORA ET LABORA’: terra da coltivare (bonificare) ed acqua, in un ambiente appartato adatto al raccoglimento.
Fu Papa Innocenzo II che nel 1135 volle, come per altri siti dei BENEDETTINI (c.d. MONACI NERI), la riforma di questo monastero assegnandolo quindi all’ordine – da poco costituito come ramo riformato degli stessi Benedettini – dei CISTERCENSI (c.d. MONACI BIANCHI). Bernardo di Clairvaux (Chiaravalle) affiliò questa comunità pontina all’Abbazia di Hautecombe (Savoia) ed essa divenne tanto prestigiosa che un suo Abate (Gerardo) nel 1171 fu addirittura Abate di Clairvaux.
Secondo molti studiosi, LA COSTRUZIONE DEL NUOVO MONASTERO (NEL NUOVO STILE) NEL 1163, secondo altri NEL 1170 o addirittura intorno al 1180, ma quello che è certo è che il 10 GIUGNO 1208 Innocenzo III (grande Papa ciociaro) inaugurò l’altare maggiore della Chiesa abbaziale.
In realtà QUESTA ABBAZIA E QUELLE DI CASAMARI E DELLE TRE FONTANE (ROMA) avrebbero dovuto costituire le TRE BASI DEL RILANCIO DEL MONACHESIMO OCCIDENTALE e della politica pontificia nell’Italia Centro-Meridionale. La realizzazione dell’intero complesso, più o meno come lo vediamo ora, si protrasse in realtà fino al 1250 e gli ultimi abbellimenti alla Chiesa (rosoni) si ebbero addirittura nel 1300. Anche FEDERICO II CONTRIBUI' ALLE SPESE DEL CANTIERE.
Fossanova fu (secondo gli storici dell'arte) in Italia IL PRIMO MONASTERO COSTRUITO SECONDO LO STILE GOTICO-CISTERCENSE, lo stile del nuovo Ordine. Questo era un modello architettonico molto nuovo per la nostra penisola, che dalla Borgogna aveva iniziato a diffondersi in tutta Europa.
SAN TOMMASO D'AQUINO (altro illustre personaggio nato in Ciociaria), nell’inverno del 1274, durante il viaggio per Lione si ammalò (o si infortunò) e, dopo un breve soggiorno presso nobili suoi parenti nella vicina MAENZA, fu ospitato in questo Monastero dove morì il 7 marzo di quell’anno.
Durante gran parte del Medioevo l’ABBAZIA RIVESTI' GRANDE IMPORTANZA QUALE AVAMPOSTO VERSO AREE MINACCIATE DAI SARACENI; fu sede prestigiosa di studi e di arte e stabilì un GRANDE NUMERO DI AFFILIAZIONI PER CONTO DI CLAIRVAUX, dal basso Lazio fino in Sicilia. Lo STUDIUM DI FOSSANOVA fu depositario di abilità architettoniche poste al servizio dei nascenti altri monasteri.
Una prima stasi nello sviluppo di questo complesso si ebbe a partire da metà del ’300 (per varie cause concomitanti quali le pestilenze, i primi re-impaludamenti, il trasferimento della Sede Papale nella lontana Avignone, ma forse soprattutto per l’AFFIEVOLIMENTO DELLA DISCIPLINA MONASTICA). Nel 1445 perse totalmente la propria autonomia, divenendo COMMENDA, sotto l’egida diretta della Chiesa di Roma.
Dopo alterne vicende, di temporanea ripresa o ulteriore decadimento, NEL 1798 LE TRUPPE DI NAPOLEONE DIEDERO IL COLPO DI GRAZIA, saccheggiando il monastero e cacciandone i religiosi. Il complesso fu ridotto in stato tale da essere adibito a stalle; ciò fino al 1826 quando Papa Leone XII affidò l’Abbazia ai Certosini di Trisulti che ne furono estromessi dopo una cinquantina di anni, all’epoca dell’Unità d’Italia; dagli anni trenta del novecento essa è affidata ai Frati Minori Conventuali.


IL COMPLESSO ABBAZIALE

L’Abbazia di Fossanova presenta i CARATTERI STILISTICI TIPICI DEL GOTICO-BORGOGNONE che contraddistingue le costruzioni cistercensi; è, in Italia, una forma di transizione dal nostro romanico al gotico francese. La Regola Cistercense impose ai propri monasteri la MASSIMA SEMPLICITA' DI LINEE ED ASSENZA DI ORNAMENTI; gli esperti affermano che questo di Fossanova è talmente ligio alle regole dettate da San Bernardo - mezzo secolo prima - che il suo stile può legittimamente definirsi 'STILE BERNARDINO'.
All’Abbazia di Fossanova si accede percorrendo una stradina che, sottopassando un arco fortificato, immette sul piazzale antistante la SPLENDIDA CHIESA ABBAZIALE che si mostra in tutto il suo splendore a fianco del Monastero: tutto il complesso è realizzato in pietra chiara locale.
La Chiesa - su cui si erge un alto tiburio - ha una bellissima facciata contrassegnata da un GRANDE ROSONE ED UN PROFONDO PORTALE D'INGRESSO, posto stranamente ad un livello più basso del piazzale antistante. L’interno è a tre navate con volte a crociera - la navata centrale svetta su 14 pilastri – con qualche TRACCIA DI AFFRESCHI trecenteschi e resti del pavimento della più antica chiesa. IL CARATTERISTICO TIBURIO, che si eleva sul centro del transetto, è ottagonale - a due piani - sormontato dalla lanterna (esso sostituiva il campanile ed infatti le campane si suonavano con funi che scendevano fino all'altare maggiore).
Immediatamente a destra della Chiesa si accede al CHIOSTRO, che si presenta con tre lati in stile romanico ed il quarto lato in stile gotico (molto bello, realizzato da maestri cosmati).
Dal Chiostro si accede al REFETTORIO (sala con una copertura sorretta daampie arcate gotiche poggianti su pilastri pensili) e alla Sala Capitolare, per passare poi, atraversando un piccolo Chiostro, alla c.d. Casa dell’Abate, dove (al primo piano) si trova la STANZA DI SAN TOMMASO D'AQUINO.
Sulla zona a destra del Monastero sorge l’edificio della Foresteria- Scuderia, il cui primo piano (con un magnifico salone voltato) ospita il MUSEO MEDIOEVALE (distaccamento del Museo di Priverno), mentre nei suoi pressi si trova il grande complesso della c.d. Infermeria dei Conversi (con una grande sala a volte, oggi adibita a Sala per Concerti).


PER I PIU’ INTERESSATI O CURIOSI

1) SAN TOMMASO E FOSSANOVA (circostanze storiche)
San Tommaso MORI' QUI Il 7 marzo dell'anno 1274. Il Santo, nel 1272, era in Italia per organizzare gli studi generali di Napoli e dare nuovo impulso a quella Università. Invitato da Gregorio X, si era messo IN VIAGGIO PER IL CONCILIO DI LIONE, ma in transito da queste parti, mentre era ospite della nipote Francesca d’Aquino (che era Signora della vicina MAENZA), le sue condizioni di salute, già malferme (per febbri o per aver battuto il capo nel viaggio a cavallo, si disse) si aggravarono.
La Festa di San Tommaso si celebra il 28 gennaio ed è possibile visitare (al primo piano della Foresteria) la camera in cui il Santo si spense nonché la cappella in cui si ritirava a pregare.
Dal corpo del Santo fu staccata la testa che però – secondo le cronache ‘ufficiali’ - fu recuperata all’atto del trasferimento della salma a Tolosa, dove oggi riposa; nel 1585, però, fu ritrovata a Fossanova, custodita gelosamente insieme ad altre reliquie, UNA TESTA CHE MOLTI SOSTENEVANO ESSERE LA VERA TESTA DEL SANTO. Questa testa - dal 1810 - è conservata presso la Cattedrale di Priverno (resta il mistero sull’autenticità di questa reliquia

2)SAN TOMMASO A MAENZA E FOSSANOVA (miracoli e tracce del suo passaggio)
Secondo la tradizione, una pietra che anticamente doveva trovarsi presso l’ingresso del Monastero recherebbe le impronte del mulo cavalcato dal Santo, attestate dall’iscrizione ‘pedate del Mulo di San Tommaso’.
Durante il processo di canonizzazione di Tommaso vennero testimoniati i TANTI MIRACOLI ACCADUTI, ma il più curioso è senz’altro quello che sarebbe avvenuto al Castello di Maenza, quando - ospite della nipote e giacendo a letto inappetente - chiese delle aringhe fresche, pesce mai visto da queste parti (peraltro in Italia se ne trovavano - e se ne trovano - solo di salate). Proprio in quel momento si presentò inaspettatamente al castello un pescatore di Terracina che offriva delle sarde che viceversa si riconobbe essere aringhe fresche (non è documentato che il Santo le abbia effettivamente mangiate).

3) RESTI ARCHEOLOGICI ROMANI
L’Abbazia di Fossanova fu realizzata su preesistenze romane, come quasi tutti gli antichi insediamenti cristiani (si privilegiavano i luoghi occupati da templi pagani, come se la loro esistenza li accreditasse come luoghi ‘deputati’ al culto o, più sicuramente, per cancellarne il ricordo e riutilizzarne opportunamente le pietre).
Qui sono visibili, di fronte alla Chiesa Abbaziale i resti murari (in tufo e mattoni) di un impianto termale sicuramente pertinente ad una grande villa romana del II sec. d. C. .

4) Il MUSEO MEDIOEVALE
Nelle antiche scuderie del Monastero si trova il Museo Medioevale, sezione del Sistema Museale Urbano di Priverno, che ospita una interessante collezione di reperti ceramici, architettonici e resti di affreschi rinvenuti sia nell’area dell’Abbazia che nel restante territorio privernate e principalmente negli scavi della Privernum romana e medioevale. I reperti pertinenti l’ Abbazia provengono prevalentemente dagli scavi condotti nel periodo 1990-95 nell’area del Refettorio e consistono in una interessantissima raccolta di ceramiche in uso nel Monastero, in parte di origine islamica e ispanica.

5) LA FESTA MEDIOEVALE
A metà agosto, ogni anno, si svolge a Fossanova una spettacolare festa medioevale, dove si alternano, per vari giorni, rappresentazioni in costume, esibizioni di giocolieri e musici (strumenti antichi) e tanta gastronomia locale.

6) FOSSANOVA E I TEMPLARI
Questa non poteva mancare. Quest’Abbazia non poteva sottrarsi all’attenzione dei ricercatori di SIMBOLI MISTERIOSI, in specie riguardanti i Templari che, in verità, ebbero molti collegamenti con i Cistercensi. E’ noto che San Bernardo era particolarmente legato (anche per vincoli di parentela) ai fondatori di quell’Ordine, tanto che fu lui a redigere (intorno al 1130, dopo il Concilio di Troyes) la loro Regola. Si è scritto molto anche dei vantaggi che i Cistercensi ebbero dalle ricchezze che (molto misteriosamente, secondo alcuni) i Cavalieri andavano accumulando, tanto che S. Bernardo riuscì a costruire (in breve tempo e in tutta l’Europa) ben 68 grandi conventi che a loro volta promossero la costruzione di altri 168 minori.
Sui muretti perimetrali del Chiostro sono scolpiti diversi segni interessanti, tra cui si sono riconosciuti il disegno della ‘TRIPLICE CINTA’ (tre quadrati concentrici uniti da segmenti perpendicolari) e del ‘CENTRO SACRO’ che testimonierebbero che il luogo si trova nell’ ’omphalos’ della zona (centro delle energie telluriche).
E’ dato anche grande rilievo all’esistenza, di un bel Nodo di Salomone scolpito su uno dei pilastri che reggono le colonne della Sala Capitolare. Comunque strana si presenta la forma di una acquasantiera del Refettorio, che ricorda Castel Del Monte (di Federico II, personaggio molto legato ai cistercensi) con i suoi otto vertici: otto, numero magico che si ripete in queste rappresentazioni.




Per informazioni:
L’Abbazia sorge nel territorio comunale di Priverno ed è raggiungibile da Latina prendendo la SS. 154 dei Monti Lepini (direzione Priverno-Frosinone) ovvero dal Casello di Frosinone dell’Autosole, percorrendo la medesima strada (direzione Latina, fino a ca. 6 km oltre Priverno).
Fossanova è raggiungibile anche con bus Cotral da Latina o Priverno nonché con la Ferrovia Roma-Napoli Via Formia (Staz. Priverno-Fossanova).
Info http://www.abbaziadifossanova.it

2023  www.lazioturismo.it

AVVERTENZA: Lazioturismo.it, pur assicurando la massima cura nell'attivita di reperimento e presentazione delle informazioni, declina ogni responsabilita per eventuali omissioni o inesattezze dei dati e quindi per danni diretti od indiretti che da ciò derivassero.

 

  CATEGORIE

  ELENCO DEI PAESI    

  CERCA    

  COOKIE POLICY    

  E-MAIL    
Copyright 2023 Lazioturismo.it -