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    TEMPIO - SANTUARIO di DIANA NEMORENSE    


 

Comune: Nemi
Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : anfiteatri / mausolei / templi / portici

Questo era un luogo di grande mistero: i resti del Tempio di Diana sorgono all'interno di un poggio boscoso situato lungo le falde del cratere vulcanico che racchiude il Lago di Nemi, a valle dell'omonimo centro medioevale (Nemi) vivace cittadina dei Colli Albani (c.d. Castelli Romani), famosa anche per la coltivazione di gustose fragole.
Qui vicino l'Imperatore Caligola teneva le sue famose Navi - i cui resti sono nell'apposito Museo, lungo le rive del Lago - su cui si svolgevano misteriose cerimonie rituali.



Nella foto: NEMI - Tempio Santuario di DIANA NEMORENSE: sostruzione del Santuario (foto G. Poloni)


AMBIENTE E STORIA
Qui era la culla del POPOLO LATINO: siamo nell'area dei COLLI ALBANI, che si ergono sulla Campagna Romana appena a Sud Est di Roma. Fino ad epoche (dal p.di v. geologico) relativamente recenti essi costituivano il c.d. VULCANO LAZIALE, fatto di una serie di crateri uno dei quali accoglie oggi il piccolo Lago di Nemi (2000 mq di superficie). L' area detta anche dei 'Castelli Romani' (ora costituisce il PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI) è molto interessante dal punto di vista non solo paesaggistico ed archeologico, ma anche eno-gastronomico (Nemi è famosa per un'ottima varietà di fragole).
Al tempo dei Latini il LAGO DI NEMI era chiamato anche SPECCHIO DIDIANA e, fra le rupi sotto l'attuale - graziosa -cittadina di Nemi, sorgevano il BOSCO SACRO ed il TEMPIO- SANTUARIO DELLA DEA DEI BOSCHI, LA DIANA NEMORENSE.
Questo pertanto era un luogo sacro per i Latini (e lo fu poi anche per i Romani) e la particolare suggestione del luogo si collega a RITI MISTERIOSI e ad una fosca tradizione.
Nell'area del Santuario cresceva un albero le cui fronde ove fossero state strappate da uno schiavo fuggitivo conferivano a lui il diritto di battersi con il sacerdote in carica (il REX NEMORENSIS, cioè il Re del Bosco); se fosse riuscito ad ucciderlo gli sarebbe succeduto in tale carica (restando a sua volta in attesa del probabile compiersi dell'analogo proprio destino). Il rituale della TRASMISSIONE DEL POTERE nel Sacro Bosco era molto importante simbolicamente per il patto comunitario fra le città latine perché il bosco era di tutti ed il Re del Bosco - essendo uno schiavo - non avrebbe mai potuto trasmettere ad eredi il suo potere, come un vero Re.

IL SANTUARIO DI DIANA E DINTORNI
Il TEMPIO-SANTUARIO consisteva in un GRANDE COMPLESSO SU PIU' LIVELLI (solo in minima parte riportato alla luce: arcate d’ingresso, nicchie del podio). Questo luogo conservò per molto tempo la sua MISTERIOSA SACRALITA' tanto che CALIGOLA vietò di costruire nei terreni circostanti qualsiasi edificio; lui stesso, per esservi vicino, costruì sul lago le DUE FAMOSE NAVI e celebrare riti alla misteriosa Dea. Di queste meravigliose ville galleggianti il vicino Museo delle Navi conserva alcuni reperti (residuati da un incendio - da molti attribuito alla Wermacht ma, in realtà, di dubbia origine - che le distrusse nel 1944). Nel Museo si trovano anche testimonianze religiose del Tempio di Diana.
Nell’area del Lago di Nemi si trovano anche altri siti archeologici molto interessanti quali i resti di una Villa attribuita a Cesare e l’ANTICO EMISSARIO DEL LAGO che risale probabilmente al V sec. a.c. (incredibile struttura sotterranea lunga 1600 metri, ingegneristicamente perfetta ed ancora oggi funzionante). Esso sfociava nel versante tirrenico della Campagna Romana ed alimentava il Fiume Incastro alla cui foce sorgeva la Città di Castrum Inuii (v. lazioturismo.it), recentemente riportata alla luce sulla vicina costa.


NELLE VICINANZE DI NEMI, si segnalano - nello stesso comprensorio dei Castelli Romani - i Resti Urbani di Albano Romana e la Catacomba di San Senatore (v. Albano Laziale), la Via Sacra al Monte Cavo (v. Rocca di Papa), i Resti Urbani di Lanuvio Romana ed il Ponte Loreto (v. Lanuvio), l'Abbazia Greca di Santa Maria, l'adiacente Criptoportico Romano e le Catacombe Ad Decimum (v. Grottaferrata), il Criptoportico del Barco Borghese ed i resti di Tusculum Romana (v. Monteporzio Catone) oltre al Palazzo Chigi (v. Ariccia) ed alle bellissime cinque-seicentesche Ville Tuscolane.




Per informazioni:
Il sito del Tempio di Diana è raggiungibile percorrendo quasi tutta la strada che dal centro di Nemi scende al Lago, non lontano dal famoso Museo delle Navi di Caligola. Il sito è normalmente chiuso e non visibile dall'esterno, ma vengono organizzate visite guidate.
INFO Comune www.nemi.rm.gov.it Pro Loco Nemi 06 9368059

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