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    MONTERANO - città morta    


 

Comune: Canale Monterano
Categoria : castelli e antichi borghi Tipo : città fantasma / borghi abbandonati

Questa città fantasma si trova in una zona di grande pregio paesaggistico, su uno degli erti colli che si estendono fra il Lago di Bracciano e i bellissimi Monti della Tolfa. Essa conserva quasi intatta la sua antica struttura e qualche importante costruzione, circostanze che ci fanno comprendere che essa fu abbandonata abbastanza precipitosamente (e di ciò si conosce anche la ragione).


Nella foto: CANALE MONTERANO – CITTA' MORTA DI MONTERANO: il leone antistante il Palazzo Baronale


AMBIENTE E STORIA
Siamo in un verde territorio tra il LAGO DI BRACCIANO E I MONTI DELLA TOLFA, ambedue siti di grande interesse paesaggistico. Il territorio in cui si trova la CITTA'MORTA DI MONTERANO è protetto dalla RISERVA NATURALE MONTERANO.
Isolata - a tre chilometri di distanza da CANALE MONTERANO - la città morta di Monterano è abbastanza ben riconoscibile nella sua struttura originaria e conserva ancora consistenti testimonianze del suo nobile passato. Trovandosi nell’Etruria Meridinale, nella sua collocazione, essa seguiva lo schema tipico di tutti gli abitati di origine etrusca: su un’alta rupe, isolata da corsi d’acqua, congiunta al territorio retrostante da una lingua di terra che permetteva comunque un facile accesso a chi venisse con intenzioni pacifiche.
LA RUPE SU CUI SORGE MONTERANO HA FIANCHI MOLTO SCOSCESI che dirupano - per oltre cento metri per ciascun lato - sui torrenti Mignone, Palombara e Bicione nei cui pressi era attiva (fino al 1880) una famosa SOLFARA CHE DAVA MATERIA PRIMA PER LE ARTIGLIERIE PONTIFICIE. Il luogo fu abitato fin dall’Età del Bronzo ed in epoca etrusca qui sorgeva un abitato che ebbe un certo sviluppo nel V-IV sec. a.C., seguendo poi il destino (compresa la romanizzazione) dell’area ceretana. Nei dintorni, come per tutti i siti d’origine etrusca, si trovano DIVERSE NECROPOLI.
Nell'alto medioevo MONTERANO ERA UN ABITATO ABBASTANZA IMPORTANTE CHE OSPITAVA UNA POTENTE SEDE EPISCOPALE. Dopo il mille Monterano divenne proprietà dell’Abbazia di San Paolo di Roma che la arricchì dal punto di vista urbanistico e la fortificò; mantenne però una certa indipendenza barcamenandosi tra la Chiesa e i Nobili della zona, finchè nel ‘300 venne in possesso degli Anguillara e poi di altre famiglie nobili del Lazio, tra cui gli Orsini e quindi gli Altieri (che avevano nella vicina Oriolo un bellissimo Palazzo Baronale). Nel ‘500 in questa zona si trasferirono molti CONTADINI TOSCANI che, tra l’altro, presero a produrre un pregiato vino (l’ALICANTE) molto apprezzato alla mensa dei Papi. Nell’anno 1799, a seguito di UN ATTACCO DEI FRANCESI, intervenuti per una disputa tra i monteranesi ed i vicini tolfetani, per l’utilizzo di una Mola, MONTERANO FU SEMIDISTRUTTA EB GLI ABITANTI COSTRETTI A SLOGGIARE, praticamente per sempre anche perché essi stessi preferirono trasferirsi definitivamente in posti più lontani dal flagello di quei tempi: la malaria.

LA CITTA' MORTA DI MONTERANO OGGI
Le cospicue rovine che si trovano qui si compongono della INTERA STRUTTURA DELLA CITTA' com’era al tempo del suo abbandono, con resti di costruzioni che ovviamente risalivano a secoli prima, tra cui quelli del grande CASTELLO-PALAZZO BARONALE (con innesti vari e segni delle modifiche subite nei secoli). Immediatamente fuori delle mura si trovano, da un lato, il Convento e la CHIESA DI SAN BONAVENTURA (quasi intatta, così come fu DISEGNATA DAL BERNINI) con una antistante fontana (è restaurata in bianco travertino e fa un pessimo effetto; speriamo che il tempo la ‘riantichizzi’) mentre dall’altro lato si trova un tratto dell'ANTICO ACQUEDOTTO.
Monterano è stato varie volte utilizzato in set cinematografici (da 'Brancaleone alle Crociate' al 'Marchese del Grillo').
Ai piedei della rupe di Monterano, verso Ovest, si sviluppa una dei caratteristici Canyon di questa zona, con una sorgente solforosa che un tempo venne usata per l'estrazione di zolfo necessario all'armata pontificia


TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani da Monterano, si possono annoverare: le antiche Terme di Stigliano (attrezzate e tuttora funzionanti con piscina estiva ), la Foresta Demaniale di Manziana, con una famosa Caldara (solfatara), il Castello di Bracciano e le Terme Apollinari di Vicarello (v. Bracciano, presso cui si trova anche il Museo Storico dell'Aeronautica di Vigna di Valle), il nobile Palazzo Altieri (v. Oriolo Romano) e, verso la Costa Tirrenica, Cerveteri con la sua grande Necropoli ed il Museo Archeologico; proseguendo da Canale Monterano sulla Provinciale della Tolfa ci si inoltra in una zona paesaggisticamente molto pittoresca con i centri di Tolfa (nei cui pressi si trovano Necropoli etrusche) e Allumiere (bel museo mineralogico e vecchie miniere).




Per informazioni:
Le rovine di Monterano si raggiungono con una strada che inizia all’ingresso del paese di Canale Monterano e termina in prossimità del sito (l’ultima parte del percorso si fà a piedi). Per gli amanti del trekking le rovine si raggiungono anche percorrendo un sentiero che si arrampica dalla base Ovest della rupe su cui si trova il sito (presso la Solfara, luogo molto interessante raggiungibile con auto). Il capoluogo comunale (Canale Monterano) è servito da Bus Cotral.
INFO Riserva www.monteranoriserva.it tel 06/9967796 ovvero Pro Loco www.monterano.it

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