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    RESTI URBANI di FORMIA ROMANA (FORMIA)    


 

Comune: Formia
Categoria : archeologia romana e/o protolaziale Tipo : cinte murarie / importanti resti urbani

Se parliamo di attrattività dei luoghi, per Formia dal tempo dei romani non è cambiato molto: questa località situata sul Golfo di Gaeta, sede da sempre di attività marittime (specie pesca) e turistiche, era molto frequentata dai patrizi dell'Urbe (non solo Cicerone) che la ambivano come luogo di villeggiatura. All'interno o nei pressi dell'attuale città di Formia si trovano alcuni monumentali resti della Formia dei Romani, in massima parte nascosti dalle costruzioni di epoca successiva.


Nella foto: FORMIA - RESTI DI FORMIA ROMANA: il Cisternone c.d. di Castellone


AMBIENTE E STORIA
Formia si trova sul Mar Tirreno, nel Golfo di Gaeta, non lontano dall'attuale confine fra il Lazio e la Campania (attuale, perché nei secoli passati questa zona è stata legata più alla Campania che al Lazio e lo dimostra anche la specificità del locale dialetto). Alle sue spalle si ergono i MONTI AURUNCI (protetti dall'omonimo PARCO NATURALE) che terminano poco più a Sud, lasciando comunque libero un agevole percorso che dal Cassinate (bassa Valle del Liri, fiume che lì assume il nome di Garigliano) congiunge le pianure interne del basso Lazio al mare. Questa fu CIRCOSTANZA DETERMINANTE PER LA STORIA DI FORMIA che probabilmente, per tali motivi, fu fondata qui dagli Aurunci. La leggenda attribuisce la fondazione di Formia ai LESTRIGONI (giganti cannibali con cui ebbe a che fare Ulisse, perdendo quasi tutte le sue navi).
Certo è che Il centro dell'attuale città di Formia sorge sul luogo della Formia romana.
I Romani conquistarono Formia tra il V ed il IV sec. a.C., ma essa ricevette la piena cittadinanza solo nel 188 a.C.; la città divenne (e rimase per parecchi secoli) una CITTA' RICCA e con una popolazione molto attiva (qui nacque l'architetto-scrittore VITRUVIO). Molto diffuso vi era l'allevamento ittico, delle cui piscine si conservano numerose tracce. L'amenità del luogo fu molto apprezzata da importanti personaggi della romanità che COSTRUIRONO GRANDI VILLE IN QUESTA ZONA; tra essi MECENATE E CICERONE (CHE MORI' QUI', NEL SUO FORMIANUM, ucciso dai sicari di Antonio nel '43 a.C.).

I RESTI ROMANI A FORMIA
Della Formia pre-romana restano diversi tratti di una poderosa cerchia di MURA POLIGONALI (probabilmente ascrivibili agli Aurunci); sono visibili nel Quartiere Castellone e presso la costa dentro proprietà private spesso malmesse.
Dell' epoca augustea sono stati identificati i resti (assorbiti o riutilizzati nelle successive costruzioni della città) di un ANFITEATRO e di un TEATRO (il perimetro di quest'ultimo è intuibile dalla curva del fabbricato che lo ha inglobato, in Piazzetta del Cancello). Nell'Anfiteatro di Formia, nell'anno 303, sarebbe stato martirizzato S. ERASMO (patrono della città e protettore dei naviganti).
Nell'area del Castellone (qui era l'arce di Formia Romana)si trova uno dei monumenti più notevoli della città romana: il GRANDIOSO CISTERNONE SOTTERRANEO (I sec. a.C.) consistente in un enorme ambiente (1200 mq di estensione per oltre 6 m. di altezza) con pilastri e volte a crociera, sicuramente destinato a riserva idrica, di probabile epoca imperiale. Esso è molto simile alla c.d. Piscina Mirabile al Capo Miseno ed alla Cisterna di Giustiniano a Costantinopoli (la Yerbatan Saray) che - più grande, ma di secoli più tarda - attira annualmente centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo (Italiani compresi, in prima fila).
Il FORMIANUM DI CICERONE non è stato ancora identificato: alcuni dicono sia la Villa i cui resti sono sulla penisola di Gianola, ma i più lo identificano con i ruderi sul litorale di Vindicio, in corrispondenza con il mausoleo detto appunto Tomba di Cicerone (Marziale ne fa cenno compiacendosi con Silio Italico per il possesso di una villa a Formia includente il sepolcro dell’oratore).
Lungo la Via Litoranea, sotto l’area dell’attuale Villa Rubino (ex Villa Reale borbonica di Caposele, famosa per la firma della resa di Gaeta del 1861) si trovano i grandiosi resti di una caratteristica “villa formiana”, con ambienti decorati, ampi terrazzamenti, ninfei, porticciolo e peschiera (alcuni atribuscono - anche questa….- a Cicerone).
Molto bella la PENISOLA DI GIANOLA (in parte nel Comune di Minturno-Scauri ed inclusa nel Parco Regionale di Gianola e Monte di Scauri) che ospita i resti di quella Villa comunemente attribuita a Cicerone ma molto probabilmente appartenuta a Mamurra (I sec. a.C.), ricco cavaliere formiano, compagno di Cesare.
Dalla zona di Formia, Itri e Fondi provenivano i famosi VINI CECUBO e FALERNO, tanto apprezzati dai Romani.


TRA GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE, non lontani da Formia, si segnalano - proseguendo la via costiera verso il confine campano - la Città di Minturnae (v. Minturno) mentre - percorrendo la costiera verso Nord - si trova la storica Fortezza di Gaeta ed il Mausoleo di Munazio Planco (v. Gaeta), la Villa e Grotta di Tiberio (v. Sperlonga), i Resti di Terracina Romana e Medioevale ed i resti del Tempio Santuario di Giove Anxur (v. Terracina). Nell'entroterra sono agevolmente raggiungibili Fondi (Quartiere Medioevale) ed Itri (Castello) mentre Cassino (famosa Abbazia di Montecassino e resti di Casinum romana) è collegata a Formia da una comoda Superstrada.




Per informazioni:
Alcuni monumenti di Formia romana sono visibili dall'esterno; per conoscere modalità di visite a luoghi non aperti o sotterranei (famoso Cisternone) INFO Ufficio Cultura tel. 0771 778607 ovvero Ass. Calliope 347 8460873
AVVISO per i NAVIGANTI: a Formia Porto Nuovo e Porticciolo di Caposele

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